Ci ripetono da una vita che mangiare pesce è sano e va fatto almeno due volte la settimana.
È tutto vero? È poi, sano per chi?
Questa sera, approfittando di un aperitivo a base di pesce, ci sarà un incontro per ripensare ai nostri consumi ittici e a come possono influire negativamente sulla nostra salute e sulla sopravvivenza di alcune specie marine.
L'industria globale della pesca, tramite campagne di disinformazione e omissioni, ci propina tipi di pesci che il consumatore medio mai acquisterebbe volontariamente. Spesso, si tratta di prodotti provenienti da oceani lontani, dove non esiste controllo e regole sul pescato.
Ma anche nel Mediterranneo non vi sono sufficienti garanzie, tanto che l'Italia è il quarto consumatore al mondo di carne di squalo. Inoltre questi animali, come anche tonni e pescispada, si trovano al culmine della catena alimentare marina: il consumo delle loro carni ci restituisce per bioaccumulo tutti gli inquinanti presenti nel mare.
Ne parleremo con i partecipanti del progetto Blue Food Green Future, consolandoci con un aperitivo organizzato dalla Scighera con pesci sostenibili della cooperativa di pescatori italiani.
Durante la serata assisteremo in anteprima alla proiezione de "La verità di Mino" (un documento su quale sia il ns. rapporto con le varietà più ricercate dai consumatori tra cui tonno e pescespada ) e di un video denuncia a cura di Sharklab Malta che documenta il consumo di carne di squalo in Italia (che ci viene spacciata per pesce pregiato e costoso) e le attività dell'associazione.
Interverra' il Gruppo locale di Milano di Greenpeace
Ingresso libero con tessera arci.