Regia: Piero Lenardon
con il contributo di Marta Marangoni
Canti e musiche di scena: Gruppo di canto popolare Voci di Mezzo
Letture: Laila Sage e Oscar Agostoni
“Chi studia le legislature della Camera italiana non trova una parola di simpatia e di pietà e di consolazione per le folle maltrattate, urtate, affamate, violentate, denigrate, decimate, assassinate nei trentasei anni di esistenza unificata. Le sedute in cui si parla di loro rigurgitano di ingiurie, di villanie, di insolenze, di vituperi, di disprezzo. (...) Tutti i cosiddetti rappresentanti del popolo hanno salutato con entusiasmo i malfattori ministeriali che avevano ordinato gli eccidi. La viltà è stata quasi sempre unanime”.
(Paolo Valera, Le terribili giornate del maggio '98)
1898: dalle zolfare siciliane alle grandi fabbriche milanesi, l'Italia intera è scossa da una protesta spontanea e disperata. E' il grido di un popolo stremato, dissanguato da decenni di tassazioni inique, massacrato da repressioni feroci, afflitto da un male antico e terribile: la fame.
Ancora una volta la risposta del potere è il cannone.
Il racconto della repressione di Bava Beccaris a Milano, attraverso le parole di Paolo Valera e il manoscritto inedito di Pietro Toresani, si intreccia a quello dei primi quarant'anni di storia dell’Italia unita. Una doppia narrazione scandita dai canti e dai racconti che testimoniano le condizioni di vita, le lotte e le aspirazioni di un popolo tradito dai suoi stessi governanti.
Sarà un anarchico venuto da lontano, all'alba del nuovo secolo, a voler pareggiare i conti...
www.vocidimezzo.it
ingresso con tessera e sottoscrizione