Si abbassino le luci, silenzio in sala, perché quella che inizia è storia vera. Molto simile ad una favola però, che come tutte inizia con ‘c’era una volta’ e termina con un lieto fine. C’era una volta un musicista italiano ma di sangue praghese, che un bel giorno decise di partire, chitarra in spalla, alla ricerca della sua Musica Originaria. C’erano poi dei musicisti tzigani di straordinaria bravura, strappati dalla povertà al loro Paese, ai magici strumenti, alle orchestre illustri e all’allegria dei banchetti nuziali dove spesso si esibivano per divertimento. Le loro strade si incrociano per caso in una piovosa Milano invernale, in un posto a dire il vero assai poco consueto ad una favola: i vagoni tristi e distratti della metropolitana in un grigio pomeriggio...
Si dipana così, fra musica e racconti, la vera storia di Durkovic & i fantasisti del metrò, che dopo anni di concerti, due album pubblicati e tanto cammino percorso insieme, decidono finalmente di svelare al pubblico con “Una favola tzigana”, nuovo spettacolo dal titolo evocativo, la storia commuovente ed affascinante che si cela dietro al segreto del loro nome. Un concerto di musiche e racconti, pensato e composto in quella che da sempre è la loro lingua comune, straordinario intreccio di suoni provenienti da terre diversissime eppure così solidali, se non nella società di tutti i giorni almeno nella loro personale favola tzigana. Spazio alle musiche allora: sarà incantevole l’apporto del cymbalon, costruito a mano secondo la tradizione rom. Lo accompagneranno la magia del clarinetto, il divertimento malinconico di una fisarmonica zingara, il fascino senza tempo delle chitarre classiche, la voce calda e sottile del violino, i passi di contrabbasso e percussioni e quant’altro ancora. Il tutto arricchito dalla presenza di Alba Tzigana, danzatrice capace col suo ballo di annullare in un soffio la distanza fra gli artisti ed il pubblico: riannodando i fili di un’arte che - esattamente come in una favola - non ha più confini né tradizioni, ma è stretta fra la magia sensuale di una millenaria danza del ventre e la sensualità sanguigna dei balli tzigani, la delicatezza del tocco classico e l’allegria genuina dei balli popolari italiani e mediterranei.
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Ingresso con tessera e sottoscrizione