Balarù in piemontese significa "chi ama danzare" un nome, una garanzia quindi. Una serata di Danze Occitane, insieme al nostro amato Balfolk, si preannuncia esplosivamente divertente!
I Balarù propongono un repertorio che intreccia canti e musiche tradizionali piemontesi con le sonorità e le danze del balfolk europeo contemporaneo.
Dal 2016 esplorando le radici della musica popolare, riarrangiando antiche melodie delle vallate occitane e francoprovenzali, del Roero, delle valli valdesi e ogni angolo sperduto del Piemonte, arricchendole con composizioni proprie, creando così un repertorio ampio e variegato, adatto ai balfolk di tutta Europa.
Dopo un’intensa fase di ricerca, il gruppo ha dato vita al suo primo lavoro discografico “Gravure”, pubblicato nel 2018 da Felmay, una delle più importanti etichette di world music in Italia. Negli anni successivi la formazione è cambiata, hanno suonato in centinaia di concerti e festival, incorporato nuove influenze musicali e riscoperto antiche melodie. Parallelamente hanno continuato a comporre nuova musica originale, ampliando ulteriormente il loro repertorio. Questi nuovi brani sono confluiti nel secondo disco “Buria”, uscito nell’estate 2025 per Rox Records. Ancora una volta, l’album include arrangiamenti di brani strumentali e canzoni tradizionali piemontesi, adattati alle principali danze del balfolk europeo (circoli, chapelloise, scottish, mazurke, bourrée, valzer semplici e asimmetrici), oltre ad alcune danze piemontesi profondamente riarrangiate e diverse composizioni originali.
Francesco Cavallero: ghironda, voce
Andrea Lopomo: bouozuki, banjo tenore, voce
Ilario Olivetti: clarinetti, cornamuse, sax, cori
Paolo Lombardo: organetto diatonico, cori