doppio concerto con il trio PIPELINE3 e l'ensemble MILANO MUSIC COLLECTIVE:
MILANO MUSIC COLLECTIVE presenta
THE TWELVE CHANCES REVIVAL PROJECT
All’interno della rassegna Jazz in Scighera questo mese il MILANO MUSIC COLLECTIVE propone un progetto nato nell'estate 1995 grazie alla commissione a Riccardo Luppi dell'orchestrazione per large ensemble di alcuni suoi brani originali da presentare al JAZZ MIDDELHEIM, il Festival Jazz Internazionale organizzato dalla Radio Nazionale Belga ogni agosto ad Anversa. La musica scritta per il Twelve Chances Ensemble era nata dall'idea di creare una commistione fra le varie tendenze presenti nel jazz contemporaneo con alcune sonorità tipiche delle tradizioni musicali dell'area mediterranea.
Oggi alcuni dei musicisti più rappresentativi del panorama jazzistico italiano che avevano partecipato al progetto originale si ritrovano per far rivivere queste partiture che lasciano grande spazio alla creatività individuale valorizzando al massimo gli interventi solistici.
Li affiancheranno per l'occasione alcuni fra i giovani musicisti che condividono con MMC l'idea di creare un ponte intergenerazionale fra le realtà musicali più interessanti della scena milanese contemporanea.
Riccardo Luppi flauti/sax tenore e soprano
Francesco Chiapperini sax alto/clarinetti
Daniele Cavallanti sax tenore
Massimo Falascone sax baritono/alto
Nino Locatelli e Alessandro Luppi clarinetto/cl basso
Paolo Botti viola
Marco Mariani tromba
Beppe Caruso e Andrea Baronchelli tromboni
Fiorenzo Gualandris tuba
Alberto Braida pianoforte
Andrea Grossi contrabbasso
Cristiano Calcagnile e Filippo Monico batteria/percussioni
aprirà la serata il trio:
PIPELINE 3
giancarlo nino locatelli clarinetti, percussioni
andrea grossi contrabbasso, percussioni
cristiano calcagnile batteria, percussioni
TRIO SUITE
La “trio suite” è formata da sette brani che partono da brevi frammenti melodici suggeriti dal movimento delle mani in rapporto con lo strumento, delle dita sulle chiavi dei clarinetti. Frammenti che elaborati hanno preso forma in composizioni genericamente tripartite.
Il più antico dei brani Rito (del tè) è stato utilizzato, col titolo Uomo sotto, come colonna sonora del cortometraggio di Pietro D’Agostino "Il Piano dell'Uomo Sotto", con Lou Castel e Irene D’Agostino (1997 LARS FILM VIDEO spa).
Gli altri brani sono tutti recenti rielaborazioni di vecchi appunti: