Per alcuni giornali l'uomo che uccide la compagna può essere un "gigante buono". Quello che resta a casa per un congedo parentale è un "mammo". E una donna può essere "picchiata senza motivo", quasi che esistano motivi per poterlo fare.
Non va molto meglio nel mondo della pubblicità, in cui c'è ancora chi ricorre a doppi sensi, allusioni e stereotipi che inchiodano la donna al ruolo di oggetto del desiderio e in alcuni casi a quello di vera e propria "merce".
Malgrado alcuni passi avanti fatti, il sessismo nella comunicazione è ancora forte perché per decenni ha potuto dominare incontrastato. Molte delle precedenti generazioni sono cresciute con precisi modelli culturali che solo ora vengono messi radicalmente in discussione.
Di sicuro, se di passi avanti ne sono stati fatti è perché c'è chi si è mobilitato e organizzato per costruire una diversa sensibilità. È il caso del collettivo Hella Network, composto da professioniste e professionisti che in vari settori (pubblicità, marketing, giornalismo, editoria) si battono per la parità e l’inclusione.
"La comunicazione è figlia della società in cui nasce, ma può mostrarle come essere migliore" è il motto scelto da questo collettivo, di cui ospiteremo la fondatrice Flavia Brevi e la portavoce Ella Marciello. Con loro parleremo delle principali iniziative portate avanti da Hella, dalle campagne contro le discriminazioni al grande successo social del gioco “Gira la colpa!”, provocazione che usa l’arma dell’ironia per smontare il victim blaming, il meccanismo culturale che porta a colpevolizzare la donna vittima anziché l’uomo violento.
I meccanismi, spesso invisibili, su cui si regge il sessismo sono diversi e proveremo durante questa serata ad analizzarli e smascherarli.
Flavia Brevi è Head of Social Media dell'agenzia di comunicazione Cookies & Partners, oltre che fondatrice e creativa di Hella Network.
Ella Marciello è direttrice creativa e copywriter, docente per lo IED di Torino e la scuola Holden, oltre che portavoce e creativa di Hella Network.
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