Da anni in Piazza della Libertà a Trieste Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi con la loro associazione Linea d’ombra assistono le persone migranti che arrivano a piedi dai balcani, dopo aver superato il cosiddetto “Game”: un viaggio fatto di privazioni, soprusi, violenze, vere e proprie torture perpetrate dalle varie polizie di frontiera. Arrivano a Trieste con corpi martoriati, segnati dal razzismo istituzionalizzato che li trasforma in subumani, esseri inferiori che si devono guadagnare la fortuna di diventare classe proletaria fantasma delle nostre campagne e dei nostri cantieri.
A Milano, l’associazione Rete Milano assiste i profughi in transito (tra i quali molti minori non accompagnati), attraverso una rete spontanea di cittadini solidali che mettono a disposizione quello che le emergenze di volta in volta richiedono. Oltre confine diverse associazioni lavorano con le stesse difficoltà e la stessa visione: la cura dei corpi offesi di queste persone non è solo un atto solidale tra essere umani, ma azione politica per riaffermare una nuova lotta internazionalista.
Ne parleremo anche attraverso la presentazione del libro "Il diritto di Antigone – appunti per una filosofia politica a partire dai corpi migranti" di Gian Andrea Franchi con l’autore, Lorena Fornasir, Maso Notarianni (Presidente Arci Milano), Fausta Omodeo (Rete Milano) e Giulia Vicini (Avvocata ASGI-Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione)
“In queste situazioni, bisogna intervenire alla cieca, senza visione previa, senza possibilità progettuale: si agisce perché è necessario farlo ed è necessario per dare senso alla propria vita, ma il senso della propria vita, ci viene dagli altri, è relazionale, collettivo. Quindi politico. Una vita senza senso collettivo è mera lotta per la sopravvivenza individuale (...). Ritengo che in questa situazione delle migrazioni di profughi da vastissimi territori devastati dalle politiche neoliberiste, oggi si possano mettere i semi di una politica tendenzialmente alternativa alla Cultura dominante. Questi migranti ci portano, con i loro corpi, il messaggio del futuro della terra. Oggi, il primo nome di questo impegno politico è resistenza. Una resistenza prima di tutto esistenziale, sorgiva, come - mutatis mutandis - viene narrata con creativa lievità nei Piccoli Maestri di Luigi Meneghello”. (Gian Andrea Franchi)
"La piazza del mondo-corpi solidali per trasformare il nostro presente" prosegue con la mostra fotografica "Cartoline dalla frontiera" e con lo spettacolo teatrale "Reietti-come creammo i Cpr", sempre in Scighera!