La poesia e la Narrazione : Roberto Mercadini-Mettere a fuoco la pioggia
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Domenica, 27 Novembre, 2016 - 21:30
Roberto Mercadini è nato a Cesena nel 1978.
È un poeta, un monologhista, un narratore. Usa l’espressione sarcastica “poeta parlante” per definire la natura composita e variegata del suo lavoro. Con 150 date all’anno, porta in giro per la Romagna e per il resto d’Italia i suoi spettacoli di narrazione e i suoi monologhi poetici. Su temi che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità.È autore e interprete anche di spettacoli in cui si alternano poesie e monologhi.Fra le sue pubblicazioni:Un volume di poesie
intitolato Madrigali per surfisti estatici (Ponte Vecchio,2011).Un libro composito di poesie, aforismi, prose: Sull’origine della luce è buio pesto (Miraggi, 2016). La raccolta di monologhi teatrali Io non scrivo mai niente (Sagoma, 2016).
"Recito i miei versi.
E, fra una poesia e l’altro, recito assolo che fanno da introduzione, da commento, da raccordo.
Dico in molti modi che tutte le cose hanno un fuori e un dentro; cioè una superficie opaca e un cuore lucente e pulsante. Che dietro le squame consuete del mondo ci sono altri mondi più vivi, più veri, ci sono vertigini abbacinanti. E che la meraviglia ci attende ovunque.
Entriamo nel mare, nella pioggia, in una singola goccia, ci affacciamo sulla nostra stessa faccia, sul cuore abissale della donna amata: nulla è come sembra. Ovvero, le gocce non sono a forma di goccia, noi non siamo a forma di noi.
Perciò vale davvero la pena guardare meglio (molto meglio) la natura stupefacente delle cose. Di ogni cosa, per quanto minuscola.
Vale davvero la pena, appunto, mettere a fuoco la pioggia.
Il monologo è basato sul libro Sull’origine della luce è buio pesto (Miraggi, 2016), in particolare la sua sezione poetica, Canti ottici.
Sono versi esageratamente prosaici ed esageratamente lirici. Testi comici e cosmici, assorti e impetuosi insieme. Un discorrere filosofico, viscerale, visionario.
D’altra parte, secondo me, la poesia deve sforzarsi di dire la verità. E la verità è qualcosa di ancora più prosaico e ancora più lirico, ancora più comico e cosmico, ancora più filosofico, viscerale, visionario di quanto parole umane possano riferire."
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