La rassegna della Scighera, dedicata agli esordi del cinema milanese, presenta:
Whisky di via Nicolajevka (2001) e I pesi di Pippo (2002)
di Federico Rizzo
I film di Federico Rizzo sono sogni di gloria di una mente pericolosa.
Alternano senza ordine apparente momenti di romanticismo, crudeltà, ironia, e sembrano girati da un bambino che abbia appena ricevuto la sua prima telecamera giocattolo. Eppure catturano qualcosa - qualche forma di vita e di dolore - che quasi sempre sfugge al cinema industriale. Sia che vengano accolti da applausi scroscianti o da lanci di pomodori, sono qualcosa che non assomiglia a niente: e questo è un motivo sufficiente per vederli, e poi magari scannarsi sul significato della parola capolavoro.
Whisky di via Nicolajevka ( 80 minuti - 2001) è la storia di un ragazzo emigrato dalla Puglia e finito a vivere in una delle vie più malfamate di Baggio. La perdita della radici segna l’inizio della sua discesa agli inferi, mentre interviste ad abitanti storici e tossici del quartiere compongono l’affresco di un’epoca - gli anni ’80 - e l’epopea dell’immigrazione dal sud, della malavita e dell’eroina, sabbie mobili della giungla urbana in cui Whisky a poco a poco finisce immerso fino al collo.
I pesi di Pippo (75 minuti - 2002) è la storia, ancora più delirante, di un culturista vittima dell’abuso di anabolizzanti. Il mondo delle palestre e dei buttafuori, dei lavori a giornata, delle feste sfascio nella case dei fighetti milanesi, in un film composto da dialoghi da soap-opera e numeri di cabaret di pessima scuola, alternati a picchi di umorismo davvero irresistibile.
Ingresso libero con tessera Arci.