Arianna Scommegna in Mater strangosciàs l'ultimo dei "Tre lai", i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispirati a tre straordinarie figure femminil: Cleopatra, Erodiade e La Madonna: Mater strangosciàs, una donna del popolo, umile, semplice, pura. La sua terra: la Valassina brianzola. Piange la perdita del figlio. Si rivolge a Lui. Gli domanda la ragione della sofferenza e del patimento, suoi e di tutti i viventi. Gli domanda la ragione, il senso di quel "Sacrificio” che lo ha portato al sacrificio più grande tutti: la vita.
Mater strangosciàs parla in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola al latino, allo spagnolo e al francese.
Mater strangosciàs l'ultima opera di Testori. E' un addio. Un testamento. Un lascito di speranza:
"....Ce dobbiamo, amici tanti e cari,
saludare?
No,
che 'sto imbrassamento va per semper ssa durare,
'des, chi,
duman, altrove
e dopu amm"
Mater strangosciàs/Studio
di Giovanni Testori
regia di Gigi Dall'Aglio
con Arianna Scommegna e Giulia Bertasi
durata 60 minuti