Un folto gruppo dei jazzisti che ormai da una stagione animano le serate di jazz in scighera, per l'occasione coordinati dal sassofonista Riccardo Luppi, renderà omaggio a Sun Ra, band leader, compositore, tastierista poeta e scrittore afroamericano, nel centenario della nascita.
Così lo descrive il critico Maurizio Franco: “Personaggio emblematico, dalla complessa cosmogonia, autore di spettacoli nei quali musica, luci, danza, voci e anche costumi ispirati dall'antico Egitto e dalla fantascienza, si integravano in modo organico all'insegna della multimedialità, Sun Ra fu musicista dal vastissimo repertorio, la cui estrema articolazione spaziava da brani legati alla grande tradizione del jazz a pagine apertissime, in cui era presente un uso ampio dell'elettronica”.
Nato nel 1914 nel profondo sud degli Stati Uniti a Birmingham in Alabama, dove è tornato dopo una lunga carriera solo per spegnersi nel 1993, Herman Poole Blount, meglio noto con il nome d’arte di Sun Ra, è stato uno dei personaggi più controversi della storia del jazz. Per alcuni un genio visionario e innovatore, per altri un mistificatore e un musicista mediocre, passando per tutte le possibili gradazioni fra questi due estremi.
Di sicuro la sua presenza e quella della sua Arkestra dai mille nomi inneggianti a fantasiosi mondi extraterrestri come Intergalactik Arkestra, Solar Arkestra, Omniverse Arkestra, Cosmo Discipline Arkestra, Astro Infinity Arkestra e Myth Science Arkestra (ancora attiva e da quasi 60 anni sulla scena jazzistica mondiale) non sono passate inosservate ma troppo spesso la loro musica è stata sminuita o ridicolizzata confondendola con gli aspetti più esteriori delle loro performance mentre ha rappresentato una vera fucina di idee innovative per i musicisti afroamericani che guardavano all'avanguardia già dalla fine degli anni '50.
Lontano dalla filologica riproposizione delle partiture storiche, Riccardo Luppi, ha trascritto e arrangiato i brani di Sun Ra per realizzare delle pagine aperte, nelle quali alcuni fra i migliori improvvisatori italiani si alternano con lui, sia in sezione che come solisti, per dare nuova vita e energia a questo variegato repertorio che comprende anche delle conduction, estemporanee direzioni di improvvisazione collettiva, sull’esempio delle performance che vedevano Sun Ra alla guida della sua straordinaria e coloratissima “Arkestra”.
Riccardo Luppi è sassofonista, flautista e bandleader, attivo sulla scena jazz italiana e internazionale dal 1976, vanta collaborazioni con artisti di rilievo nazionale e internazionale. Famoso per la pienezza e agilità del suo suono al sax tenore, che mette alla prova sia nel repertorio moderno che nell'improvvisazione radicale.
Ingresso con tessera Arci e sottoscrizione libera.