Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua -Piazza Cimitero Maggiore 18, Milano
Aperitivo/cena a partire dalle 19.30
Proiezione all'aperto ore 22.30
(N.B. In caso di pioggia l'aperitivo e la proiezione avverranno comunque all'interno)
“Ugo Tognazzi è il capo delle BR”. Così titolava il settimanale satirico Il Male in un'Italia alla spasmodica ricerca del “Grande Vecchio” del terrorismo nostrano. Ma Tognazzi è stato veramente un Grande Vecchio del cinema italiano: maschera goliardica capace di raccontare la storia del Paese nelle sue più perverse circonvoluzioni, guida acre e dolorosa alla nostra attualità.
ROMANZO POPOLARE
(Mario Monicelli - Italia, 1974)
Giulio è un metalmeccanico milanese, attivista sindacale e tifoso del Milan.
Quando incontra Vincenzina, una ragazza che diciassette anni prima aveva tenuto a battesimo ad Avellino, se ne innamora e decide di sposarla. Ma durante un corteo Giulio conosce Giovanni, un poliziotto ferito negli scontri, che diventa suo amico e comincia a frequentarne la casa: e mentre Giulio è in fabbrica, tra Giovanni e Vincenzina nasce una relazione destinata a sconvolgere la vita dei tre.
La genialità della sceneggiatura risiede soprattutto nei dialoghi, scritti con la collaborazione di Beppe Viola ed Enzo Jannacci: il politichese di Tognazzi, con il suo accento lombardo pieno di metafore calcistiche, si contrappone al linguaggio da fotoromanzo di Vincenzina e alle pesanti inflessioni meridionali di Giovanni. Gran parte del film è stata girata nella periferia milanese: l'Innocenti di Lambrate, la Falck di Sesto San Giovanni, le case popolari di Cinisello Balsamo.
Archeologia industriale di una città che non esiste più. Ma Romanzo popolare è rimasto nella storia anche per la colonna sonora di Jannacci, in particolare per quel suo brano dolcissimo e struggente, "Vincenzina e la fabbrica". Presenta Paolo Cognetti.
Aperitivo/cena a partire dalle 19.30
Proiezione all'aperto ore 22.30