La storica band indie presenta in anteprima milanese il nuovo album "Anguille"
L’anguilla rappresenta un enigma.
È pesce ma anche altro, serpente, verme, mostro marino.
La figura dell’anguilla spinge a perseverare nella ricerca, a prescindere da quanto tempo sia necessario o da quanto disperata sia l’impresa. La sua vita è un dilemma che spinge i ricercatori all’ostinatezza.
Anguille è un disco di perseveranza e trasformazione: nato e cresciuto in tempi di lontananza e limitazioni, ha cercato di trasformarsi in un’occasione per esplorare nuovi orizzonti.
La produzione vede in regia di registrazione, mixaggio e mastering Mattia Coletti, collaboratore di lunga data della band.
Il lavoro è stato realizzato in due anni e inciso non in studi di registrazione ma in luoghi altri, quali lo spazio teatrale dell’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino e una casa in collina a Cartoceto, luoghi che hanno caratterizzato l’album con i loro suoni e il loro potenziale immaginifico.
I testi sono elaborazioni di o testi poetici per intero, rappresentano un “a capo” costante, un vertere continuo per un nuovo inizio.
Hanno collaborato al disco Tim Rutili dei Califone e Troy Mytea aka Dead Western con le loro voci meravigliosamente stranianti e Luca Cavina (Zeus, Arto, Calibro 35) con eleganti parti di basso e synth.
I Comaneci nascono come trio nel 2005 a Ravenna fondati da Francesca Amati, alla quale – dopo due Ep autoprodotti e il primo album Volcano (2007) – con un cambio di formazione si affianca nel 2009 Glauco Salvo con chitarra e banjo. Il duo registra gli album You A Lie (2009) e Uh! (2012) e si fa conoscere in tutta Italia e in Europa grazie a un’intensa attività dal vivo e alla partecipazione alle colonne sonore di Provincia Meccanica e Acciaio di Stefano Mordini, e di Supranatura di Dem e Seth Morley.
Nel 2017 entra a far parte della band il batterista Simone Cavina, riportando i Comaneci alla formazione a tre, con cui pubblicano Rob a Bank (2018) e si allontanano dalle atmosfere acustiche in favore di un suono più complesso e d’impatto, pur mantenendo un approccio scarno e minimale.
Il quinto album di studio Anguille è uscito nel 2022 per Santeria, Wallace e Tannen Records. Nel lavoro si amplia ulteriormente il repertorio di colori della band, grazie al più largo utilizzo di elettronica rudimentale e trattamenti elettroacustici, e alla partecipazione straordinaria di ospiti come Luca Cavina (Calibro 35, Arto), Tim Rutili (Califone) Troy Mytea (Dead Western).
Prima e dopo il concerto LE GARAGE jukebox dj set: una selezione periferica di rent garage, drunk punk, atomic soul, folk implosion, splash pop.
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Prenotazioni al link https://forms.gle/gmG9bjTPMXsVBjgq6
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