In questo periodo possiamo vedere a Milano i quadri di un grande artista e di alcuni suoi colleghi che insieme hanno animato l’atmosfera effervescente di Parigi nel secondo Ottocento: a Palazzo Reale c’è Edouard Manet, che con un mazzetto di asparagi o una strana modella travestita da pifferaio è stato il vero “pittore della vita moderna”. Come è stato possibile? La mostra offre una risposta suggestiva.
In meno di vent’anni Parigi è stata rivoltata da cima a fondo e trasformata nella capitale del XIX secolo. La città è cambiata nella sua struttura, ma sono cambiati anche i rapporti tra gli uomini e il loro modo di volgersi alla realtà. È la modernità stessa che va in scena sui boulevard percorsi dalla folla, nei nuovi caffè alla moda, nei teatri, in un continuo mutare di situazioni e di impressioni, e Manet ne è l’interprete.
Nel corso della serata anche noi, trasformati in flaneur per le vie della capitale francese, ci guarderemo intorno accompagnati dallo sguardo di artisti e poeti.
Con Walter Scotti, per un aperitivo artistico che può introdurre (o seguire) la visita della mostra e anche, perché no?, una trasferta parigina...
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