Il progetto Urupia nasce all'inizio degli anni novanta dall'incontro tra un gruppo di salentini -all'epoca quasi tutti redattori della rivista Senza Patria- e alcune persone di origine tedesca, "militanti" della sinistra radicale in Germania. Dopo tre anni di incontri "preliminari", il progetto decolla "ufficialmente" nel 1995, con l'acquisto di alcuni fabbricati rurali e di circa 24 ettari di terreno nelle campagne di Francavilla Fontana, nel Salento, a metà strada tra Brindisi e Taranto.
I principi costitutivi della comune sono soprattutto l'assenza della proprietà privata e il principio del consenso, ossia l'unanimità delle decisioni. Le attività economiche principali sono la produzione di olio, vino e prodotti da forno. Nelle intenzioni delle comunarde che diedero vita al progetto, la Comune avrebbe dovuto rappresentare la realizzazione pratica di un'utopia libertaria, un laboratorio quotidiano dell'autogestione. "Quanto di tutto ciò siamo riusciti a realizzare, anche questo è difficile dire (...); lontana da noi la presunzione di aver anche solo sfiorato il raggiungimento di simili ideali, viviamo invece quotidianamente la consapevolezza della difficoltà di questo percorso: i continui conflitti tra privato e collettivo, il costante riemergere di comodi meccanismi di delega e di ambigue gerarchie informali, la difficoltà del raggiungimento di una vera uguaglianza tra i sessi e di un rapporto di serena, efficace collaborazione tra uomini e donne, la risucchiante prepotenza delle peggiori leggi dell'economia, sono tutte contraddizioni che stanno lì ad indicarci quanta strada abbiamo ancora da fare(...)" .
Di questa esperienza in costante evoluzione ne parliamo direttamente con Agostino, uno dei comunardi, assaggiando i loro prodotti: olio, vino, taralli direttamente dalla Puglia
INGRESSO CON TESSERA ARCI
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