Il modo in cui adolescenti e preadolescenti dialogano con le proprie identità, ponendosi domande nuove, aprendo inediti ventagli di possibilità e trovando spazi inesplorati di narrazione genera in noi sorpresa e meraviglia. Ma come possiamo porci rispetto alla sfida all’ordine del genere senza ricadere nelle risposte inadeguate che spesso il mondo adulto mette in atto? Com’è possibile pensare creativamente a nuove forme e modelli educativi che non banalizzino, escludano, patologizzino? Come possiamo supportare figli e figlie nella loro ricerca rispetto alle identità sessuali dal momento che molt* di noi non hanno mai varcato i confini di un tanto rassicurante quanto opprimente binarismo?
E allargando lo sguardo dall’individuo alle relazioni familiari, quali nuove forme di legami si stanno instaurando al di là dei modelli di famiglia tradizionalmente mononucleare ed eterogenitoriale?
Ne parliamo all’interno della rassegna “Cose del genere” con Giulia Selmi, sociologa, ricercatrice in gender studies, socia fondatrice del progetto Alice e vicepresidente dell’associazione Educare alle differenze. Tra le sue pubblicazioni: Educare al genere. Riflessioni e strumenti per articolare la complessità, Carocci, 2010 (con Cristina Gamberi e Maria Agnese Maio), Genere, corpi e televisione. Sguardi di adolescenti, ETS, 2013 (con Silvia Leonelli), Legami Possibili. Ricerche e strumenti per l’inclusione delle famiglie LGB, ETS, 2020 (con Chiara Sità e Federica de Cordova).
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