Fargo riappare per una data, per presentare il nuovo album di Toni Bruna, "Fogo Nero"
"xe stai ani de star ziti
xe stai ani de vardar e impinirse
de grumar ossi, spaghi e semenze
canzoni
sabato 9 aprile a La Scighera, ghe dago fogo,
vinì"
"questi sono stati anni silenziosi
sono stati anni di stare a guardare e riempirsi
di raccogliere ossa, spaghi e semi,
canzoni
sabato 9 aprile a La Scighera, do fuoco a tutto,
venite"
Queste canzoni le ho cercate per anni, invano.
Mi hanno accompagnato per tutto questo tempo, ma da lontano.
Poi un giorno si sono avvicinate, si sono fatte vedere, tutte intere finalmente.
Questo gruppo di canzoni ha una volontà propria, loro vanno dove vogliono andare, io posso tutt'al più aiutarle e accompagnarle.
"Xe un disco duro, de piera freda, ghe xe dentro tuti, i vivi e i morti, xe un disco suto, de inverno sul Carso, de caminar soli pel bosco per po rivar in un'osmica e rivai là, bever vin che macia i biceri.
Xe canzoni spoiade, al più in zavate e co una flaida de gnente, xe canzoni che no vol far contento nissun, le sta là per conto suo e se le te piasi te le scolti e se no: quela xe la porta.
Va oltre la mia volontà, anzi la volontà qua no centra proprio gnente.
Le canzoni de sto disco le grata sula porta de casa de note e co te va a verzer no xe nissun.
Alora meto insieme la porta, ghe lasso la stua impizada, un piato de manestra.
Bisonia lassarle che le vadi e le veni come che le vol lore."
Per lo stesso motivo ho dovuto accettare molti compromessi, il disco che mi ero immaginato sarebbe dovuto essere ben diverso da quello che è.
Avrei voluto che si sentisse il silenzio del Carso di notte, in inverno. Per varie notti sono andato nel bosco con microfoni e registratore, ma il silenzio non si può registrare a quanto pare.
Volevo che questo silenzio permeasse anche il piccolo film che abbiamo fatto con Massimo Mucchiut (anche quello intitolato Fogo Nero).
E' stato proprio Massimo a mettermi davanti alla cruda realtà, mentre ascoltavamo le registrazioni fatte nel bosco mi ha detto: "ma qua non si sente niente!"
E' difficile far suonare il silenzio ma quando ci sei dentro, ti rendi conto che è materia, avvolge tutto, è un'intera orchestra che suona.
Alla fine, seduto su una sedia, le ho suonate e cantate una di fila all'altra, in presa diretta. Sandro (Alessandro Giorgiutti) ascoltava e ogni tanto diceva: "ok, prossima". Le ha selezionate lui e siamo andati a mixare. Sono le versioni migliori che potevo fare? Molto probabilmente no, ma sono probabilmente quelle più oneste.
Forse queste canzoni vengono a raccontarci di un mondo in trasformazione.
"Qua se varda i campi abandonai, le case svode, i ruderi, i cimiteri, le case popolari, le graje, le panchine do che no se senta mai nisun, le scrite sui muri, qua se canta de ste robe qua."
Sono morti i miei vecchi e con loro una cultura che non si può imparare sui libri.
Se ne sono andati lasciando un vuoto e quel vuoto si riempie di nulla.
In questo paesaggio apocalittico, fatto di periferie, di case popolari, di centri commerciali, ci muoviamo persi inseguendo falsi idoli.
Il cosiddetto sviluppo tecnologico va talmente veloce che non riusciamo a tenerne il passo, non è umanamente possibile riuscire a starci dietro, se restiamo dentro a questo sistema ne siamo inevitabilmente schiavi.
Toni Bruna chitarre, voci, lap steel, organo a pompa, pocket piano, armonica, melodica, piano e percussioni
www.tonibruna.com
Toni Bruna è figlio di esuli istriani insediatisi nella periferia rurale slovena di Trieste. Per questo e nessun altro motivo scrive e canta nel dialetto che in quel luogo si parla. Toni Bruna, da solo o con la sua band, porta il suo primo album "Formigole" in giro non solo per Trieste ed in Italia ma anche all’estero: ad esempio al celebre Bar Pastís di Barcellona e negli Usa (al Luna’s di Sacramento in California, al Red Poppy Art House di San Francisco, al 996 di Manhattan Avenue a New York). Grazie ai concerti, ai numerosi passaggi in radio e al passaparola, "Formigole" varca qualsiasi confine linguistico e geografico. Milita in diverse band come autore, musicista e produttore, dal punk all'elettronica, con diversi pseudonimi, vive in campagna dove continua a fare il falegname e si dedica con risultati alterni a coltivare pomodori, cavoli, patate e dubbi.
L'album "Fogo Nero" è uscito il 21 dicembre 2021.
Registrato da Alessandro Giorgiutti
Mixato da Alessandro Giorgiutti e Toni Bruna, Studio Parametrik, Prešnica
Mastering: Marcus Rossknecht, La isla bonita, Berlin
Tutte le canzoni sono scritte e interpretate da Toni Bruna
Tutti i disegni sono di Gabriele Demarin
Progetto grafico di Jan Sedmak
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Prenotazioni al seguente link https://forms.gle/UTtVFGmpWNT4MLHg9
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