Presentazione del libro, “Anguille e smeraldi – Arcobaleni di parole” di Luisella Vantellino.
Da sempre attratta dallo stretto legame percepito tra la parola scritta e la sua rappresentazione visiva, l’autrice ha finalmente concretizzato questo pensiero con un progetto che proponiamo con un'esposizione di opere per raccontare l'iniziativa e promuovere la raccolta fondi in favore di Nawal Soufi, attivista per i diritti umani di origine italo-marocchina, impegnata ad aiutare migranti e rifugiati e a documentare gli abusi che subiscono nei campi profughi e lungo le rotte che portano in Europa.
Il libro è stato pubblicato da Impremix di Torino: attraversa diverse esperienze che l’autrice ha raccolto in sei aree tematiche: Cuori, Legami (le relazioni intrecciate nel tempo), Natura, Specchio (la scoperta di sé), Umani (il "sociale") e Oltre (una finestra sullo Spirito). Il ricavato dalla vendita del libro sarà interamente devoluto a supporto dell'operato di Nawal Soufi.
La mostra espone testi tratti dalla raccolta di poesie, insieme a dipinti, disegni e scatti fotografici realizzati grazie al contributo di alcune artiste. Tra le immagini esposte: quadri di Cristina Conte (@lacriarts75) e Rosella Cantoni (@kant_rose).
Riproduzioni fotografiche dei quadri di Patrizia Pollato (@pollatopatrizia).
Nei mesi scorsi, sono stati realizzati incontri in Biblioteche, spazi espositivi e librerie di Milano e dintorni (Cassina Anna, Artemisia, Piazza Sicilia, Biblioteca Aler, Stecca, Sartoria Letteraria, ecc.) per presentare il libro e la sua finalità.
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Nawal Soufi, attivista per i diritti umani di origine italo-marocchina, Nawal, aiuta migranti e rifugiati sin da ragazzina. Da allora li soccorre e documenta gli abusi che essi subiscono nei campi profughi e lungo le rotte che portano in Europa. La sua pagina Facebook , seguita da migliaia di persone, è un mix tra un diario e uno strumento di denuncia. Alla proposta di scrivere un libro sul suo vissuto di questi anni, risponde: “Ci sarà tempo per scrivere di queste esperienze, ora è tempo per viverle. Sì, Nawal “queste cose” le vive sulla sua pelle. Dai campi profughi, alla rotta balcanica, al confine tra Polonia e Bielorussia, accompagna i migranti in quello che loro stessi hanno sarcasticamente chiamato “game” (il gioco), segue per ore al cellulare i drammi di coloro che traversano il Mediterraneo. Il suo è un urlo di dolore e di sdegno, che vuole risvegliare le coscienze dell’Europa e dei suoi cittadini: «Abbiamo le mani sporche di sangue …”
Luisella Vantellino, nata a Milano, inizia a mettere in forma scritta emozioni e pensieri ancora adolescente. Amante dell’arte in tutte le espressioni, in particolare della pittura e della fotografia, tende ad usare le parole come immagini, per evocare immagini.
“I versi raccolti nel libro” – dice l’autrice – “non sono frutto di elaborazione stilistica, sono semplicemente il cogliere immediato di ciò che arriva spontaneamente alla mente, all’animo in un dato contesto o situazione e la sua traduzione in parola.”
“… versi rapidi, a volte di una sola parola, di impatto, costringono a soffermarsi e ritornare su quanto letto.”
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Per prenotare compilare il modulo al seguente link: https://forms.gle/7kn6D3FtXciUKokw7
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