Teatro sul filo – Filarmonica Clown presenta: Zin Zeta Forbesetta (Una ballata per Milano).
Due vecchi amici si ritrovano a un funerale che non c'è. Un prete passa frettolosamente. Si sentono in lontananza i richiami degli antichi mestieri... Immediatamente il pubblico si ritrova nell'universo delle corti di ringhiera del Nost Milan, quasi per magia, come per un'evocazione fantastica, che non ha il sapore solo della nostalgia, ma anche il gusto dell'interpretazione del presente.
Un'attualità fatta di cambiamenti che la lente della memoria ci aiuta a leggere trattando, per esempio, anche un tema come quello dell'immigrazione che, in forme diverse, ha attraversato le epoche. Pezzi di storia e storie individuali per sapere da dove veniamo e chiederci dove stiamo andando.
L'incursione di un'inopinata lezione di lingua milanese, l'apparizione di un improbabile Rigoletto e di un prete innamorato che canta all'amore di Vincenzina sono solo alcune delle divertenti trovate registiche per condire queste storie dei vecchi tempi con leggerezza e ironia.
Zin Zeta forbesetta è l’inizio di una vecchia filastrocca in milanese, che da bambini si mormorava durante i giochi vivissimi in qualche cortilone di ringhiera, nella nostra Milano.
Piero Lenardon, Marino Zerbin e Valerio Bongiorno, che questa filastrocca l'hanno nel cuore, hanno preparato un gran borsone di canti popolari, letture dotte, filastrocche, scenette comiche, proverbi, canzoni d’autore, spropositi da osteria e serissima filosofia meneghina.
Questa Ballata per Milano risuona con le note dell'Orchestra del Maestro Fabio Wolf, tutta contenuta nella sua fisarmonica dai mille effetti.
Marino Zerbin, gran milaneson e fine dicitore della Milano che amiamo, con la complicità dei suoi compagni d'avventura, ci guida attraverso le immortali parole dei poeti che questo mondo hanno così ben cantato: Gadda, Jannacci, Valdi, Barrella, D'Anzi...
Noi arriviamo col nostro borsone di emozioni e comicità, voi pubblico portate solo la vostra voglia di divertimento e non dimenticatevi di tenere nella saccoccia, a guisa di santino, un pizzico di poesia!
Da un'idea di Piero Lenardon.
Con Valerio Bongiorno, Piero Lenardon, Marino Zerbin.
Musiche in scena Fabio Wolf.
Regia di Marta Maria Marangoni.
Testi di Walter Valdi, Carlo Emilio Gadda, Enzo Jannacci.... e della tradizione popolare milanese.
E prima si cena grazie alla Locanda dell'Assurdo dalle ore 19.00 con:
risotto giallo al salto
verzini con puré
Ingresso con sottoscrizione e tessera Arci.