In Piazza del Duomo, a Milano, davanti all'Arengario, è stato montato un maxi-schermo. Domani alle 12 trasmetterà l'Angelus di Joseph Ratzinger.
Il vice sindaco Riccardo De Corato lo ha definito "un importante gesto
di solidarietà al Santo Padre a cui è stata tolta la parola con un atto
illiberale e di sopraffazione". Il vice sindaco ha anche invitato tutti
i cittadini a riempire la piazza.
Bene, raccogliamo l'invito, ci saremo. Ma ci saremo per ricordare a questi campioni di tolleranza e di libertà che il confronto democratico, quello che hanno sempre negato agli altri e di cui oggi si fanno paladini, comprende molte forme, e una di queste è la contestazione.
Che sarà pacifica, ironica, decisa, irriverente, e speriamo partecipata.
Ci saremo per ricordare che le vie e le piazze di questa città appartengono a tutti; che quello che proprio non possiamo tollerare è che un assessore (in questo caso il ciellino Carlo Masseroli) se ne possa appropriare per sostenere i propri interessi di parte, di bottega o di credo religioso. Naturalmente nessuno oserà mai contestare ciò che l'assessore vorrà proiettare nel salotto di casa sua o nell'auditorium della sua parrocchia.
Al Vice Sindaco teniamo invece a rammentare che per molti cittadini il signor Joseph Ratzinger non è nè "santo" nè tanto meno "padre", e questo il rappresentante di un'istituzione fino a prova contraria laica dovrebbe saperlo bene.
Raccogliamo quindi con piacere questo invito al dialogo. Ma come si dialoga con un maxi-schermo? Con la voce naturalmente, tutta quella che riusciremo ad avere senza l'ausilio di maxi-schermi e amplificatori, cose di cui a noi comuni cittadini non è dato di disporre. Ma anche con cartelli, striscioni e tutto quello che scaturirà dalla fantasia e dalla creatività dei singoli individui che, seguendo l'invito del Comune, decideranno di intervenire.
L'appuntamento per chi vuole partecipare insieme a noi è in Piazza Santo Stefano alle 11.30, altrimenti ci vediamo direttamente in piazza del Duomo.La Scighera
|