DEGUSTAZIONE VINI AUTOCTONI
Durata del corso: 9 ore
Numero lezioni: 6 (della durata di 1h 30min ciascuna)
Giorni e orari: tutti i martedì dalle 18.30 alle 20.00
Inizio corso: 18 settembre 2007
Costo del corso: 20 euro a incontro - 100 euro per l'intero ciclo
Prerequisiti: nessuno
Numero partecipanti: minimo 6, massimo max 16.
N.B. Il corso partirà solamente se sarà raggiunto il numero minimo di iscrizioni.
Aula e attrezzature: Il corso si svolgerà nei locali della Scighera. I bicchieri verranno messi a disposizione dei partecipanti.
Obbiettivi del corso: Qualche strumento del mestiere e qualche tappa qua e là nel mare dei vitigni autoctoni italiani
Programma del corso:
Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto. Svuota il bicchiere che è pieno, riempi il bicchiere che è vuoto.
Non siamo nati per grandi ampolle fatte per contenere poco vino, faticose da maneggiare per lo stelo sottile e che per un sol attimo di distrazione si trasformano in schegge, ma per bicchieri bassi, tozzi e straripanti, dal fondo spesso per poter essere sbattuti, più che appoggiati sul tavolo, quando col passar delle ore diventano troppi.
Quando beviamo vorremmo evocare l’immagine sorridente di un oste, appesantito dalla lunga militanza al bicchiere, che tracanna e non quella di un prete sull’altare che nel mezzo di una cerimonia assaggia appena il vino da una coppa. Non sarà il sangue di cristo ma di certo è il nostro, perché il vino fa sangue, diceva quell’oste.
Ciò non significa che ci accontentiamo di un bicchiere di vino per tutti, noi vogliamo un buon bicchiere di vino per tutti.
Una serie di 6 incontri di educazione al bere, e non all’assaggio in pieno stile Scighera, perché l’informazione è forza. Saper conoscere il vino vuol dire saper apprezzare quello da tavola, alle volte, ed altre volte specchiarsi in grandi vini. Qualche strumento del mestiere e qualche tappa qua e là nel mare dei vitigni autoctoni italiani, soffermandoci spesso sui vini che abbiamo bevuto ai tavoli della Scighera. Una sola promessa: barcollerete dopo ogni incontro.
1° Incontro: Strumenti del mestiere e bottiglioni
Lontani dalla religiosa sacralità delle enoteche e dei sommelier cercheremo di darvi pochi fondamentali e sfruttabili strumenti per riconoscere le caratteristiche basilari di un vino, qualche nozione per capire di cosa si parla ed un piccolo breviario.
Più banalmente conoscersi, e bere assieme qualche bicchiere di vino un po’ particolare.
2° Incontro: Rossi autoctoni del nord Italia
Il Ruché prescelto in uno dei momenti fondativi e catartici del progetto e lo Schioppettino di “Fiore dei liberi” un’etichetta e un nome di cui innamorarsi e un Dolcetto d’Alba perché c’è dolcetto e dolcetto..
3° Incontro: Rossi del centro-sud Italia
È il momento della mitica Lacrima di morro d’alba, il vino più bevuto in Scighera, di cui quasi tutti ignoravano l’esistenza, protetto in una nicchia da una produzione talmente piccola da rimanere nascosta alla grande distribuzione. Quindi berremo un Aglianico della più arcigna Lucania e il grande assente dalla carta dei vini della Scighera il Nero d’Avola.
4°Incontro: Bianchi del nord Italia
La Ribolla gialla il cui seme si narra sia stato sparso per il mediterraneo dagli antichi Greci, il verdicchio, il Traminer sposatosi da pochi decenni ma con ottimi successi alla terra friulana e il bianco da aperitivo estivo per eccellenza da servirsi rigorosamente freschissimo. Infine il verdicchio… se avete dubbi chiede alla brigata di Jesi.
5°Incontro: Bianchi del sud Italia
Dalle colline abruzzesi il bianco della primavera 2007: il Pecorino. Scenderemo poi fino all’isola di Procida ad assaggiare la campana Falangina e alla Sicilia col Note chiare, uvaggio di Inzolia e Grecanico.
6° Incontro: Bevute ignoranti
Brindisi alla cieca, qualche consiglio all’acquisto e infine riflessioni in compagnia davanti ad un buon vino da meditazione.
Informazioni e iscrizioni:
http://www.lascighera.org/corsi2007/preiscrizione
corsi@scighera.org
3475458783