“Per sempre Tina” è un monologo recitato in prima persona da una attrice: Arianna Pollini interpreta Tina Modotti.
Nella narrazione di sè stessa, Tina, mette l’accento sulla sua esperienza di donna, di fotografa e di comunista. Nel racconto hanno grande rilevanza le relazioni, anche quelle con gli uomini che hanno segnato la sua esistenza. A condurre lo spettatore dentro la trama della sua vita è il suo pensiero che, per associazione, passa da un episodio all'altro, donando allo spettatore, con le prime battute dello spettacolo, una precisa bussola di coerenza narrativa.
E' un racconto che sembra nato dalla fantasia di uno scrittore, e che sorprende per la sua continua evoluzione e trasformazione. Il coinvolgimento narrativo porta ad appassionarsi alla vita di Tina, posta continuamente davanti a prove straordinarie. Ogni passaggio della sua esistenza conduce chi ascolta in scenari di una vitalità fuori dal comune: Udine nei primi anni del Novecento, la fame e la povertà dei quartieri operai; San Francisco, la Little Italy e il teatro; Hollywood e il cinema muto ai suoi esordi; Edward Weston e la fotografia; Città del Messico e il Rinascimento messicano; Antonio Mella e la militanza nel Partito Comunista; l’esilio a Berlino negli anni trenta; Mosca, il suo impegno politico e la vita clandestina durante la militanza nel Soccorso Rosso Internazionale; la Guerra Civile in Spagna, dove si adopera senza sosta; il ritorno in Messico e la fatica degli ultimi anni. Il racconto conduce lo spettatore fino all'inesorabile: la sua morte, da sola, in un taxi, a Città del Messico. Lo spettacolo è una narrazione sospesa, fatta di gesti eterei che danno vita all'invisibile e che si chiude là dove ha avuto inizio. Un racconto circolare che assorbe lo spettatore. Un monologo ricco di umanità, che lascia inevitabilmente spazio a profonde riflessioni.
Arianna Pollini, diplomata nel 1998 presso la Scuola di Teatro Internazionale di Kuniaki Ida, ha esordito come attrice nel 2000 con il Teatro Città Murata di Como, lavorando in decine di produzioni e costruendo la sua esperienza professionale in dieci anni di tournée e centinaia di rappresentazioni.
Approfondisce l’arte drammatica, il teatro danza e la vocalità studiando con diverse personalità tra cui Monica Francia, Abbondanza e Bertoni, Ambra d'Amico, Maria De Micheli, Michael Margotta, Mamadou Dioume, Arianna Scommegna.
Nel 2005 comincia una lunga collaborazione con il Teatro Sociale di Como, molteplici gli spettacoli di opera lirica e prosa a cui partecipa come attrice.
Scrive in quegli anni le prime drammaturgie per gli spettacoli degli allievi della Scuola di Teatro, di cui era insegnante. Dal 2016 ad oggi continua il percorso di studio con Paolo Antonio Simioni, metodo Stanislavskij, e con Alejandro Catalan, coach argentino. Dal 2018 lavora presso il Teatro Comunale San Teodoro di Cantù, collaborazione che sfocia in produzioni per ragazzi a cui partecipa in qualità di attrice, drammaturga e regista. Nel 2018 scrive il suo primo monologo, Io odio le lumache - thriller sarcastico in forma di monologo, che debutta nel gennaio del 2022. Nel 2023 viene selezionata a Montagne Racconta, laboratorio di scrittura condotto da Francesco Niccolini, dove scrive il suo nuovo monologo: “Per sempre Tina”.
Gradita la prenotazione al seguente link: https://forms.gle/6Lea39yVfaQ3RA1V9